I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell’economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
fondata nel 1881, la Franco Tosi Meccanica Spa è un’azienda leader a livello internazionale per l’ingegnerizzazione, produzione e vendita di turbine a vapore e turbine idrauliche, inserita in un mercato che prevede per il futuro una forte e continua crescita soprattutto nei Paesi emergenti;
il Ministero dello sviluppo economico ha organizzato nell’ultimo anno diversi incontri con i rappresentati della Gammon India Limited, società indiana che detiene il controllo della maggioranza dell’azionariato dal 2008, al fine di trovare una soluzione alla critica situazione aziendale anche attraverso l’ingresso di nuovi partner aziendali nel capitale. Numerosi sono stati gli incontri presso le istituzioni locali quali regione Lombardia e Comune di Legnano, numerose le manifestazioni e gli scioperi organizzate dalle rappresentanze sindacali dell’impresa e numerosi gli articoli di diverse testate giornalistiche quali Il Sole 24 Ore, Il Giorno, La Prealpina che hanno puntualmente riportato l’evolversi della situazione aziendale. Da quasi due anni è in atto un continuo e sempre più rapido deteriorarsi del patrimonio industriale, tecnologico e commerciale di uno storico marchio di rilievo internazionale;
in relazione alle vicende della stessa azienda è già stata presentata un’interrogazione parlamentare dall’onorevole Farina il 29 aprile 2013 che riporta «il 16 aprile presso il Ministero dello sviluppo economico si è svolto un incontro tra la Gammon India Limited, la regione Lombardia, la provincia di Milano, i sindacati e l’amministrazione comunale di Legnano e la società Termomeccanica, altra storica azienda italiana, che ha presentato una proposta di acquisto della Franco Tosi Meccanica Spa;
nei mesi successivi la proprietà della Franco Tosi Meccanica Spa, vista negata la richiesta di concordato presentata presso il tribunale di Milano, ha rischiato il fallimento, di fatto scongiurato dal commissariamento: il dottor Filippo D’Aquino, giudice delegato del tribunale di Milano ha autorizzato il commissario giudiziario, l’avvocato Gian Paolo Barazzoni, a ricercare un affittuario del ramo d’azienda produttivo di Franco Tosi Meccanica in data 31 luglio 2013. Nel mese di settembre, 2013 sono state aperte le offerte presentate per il bando di gara per l’affitto della storica azienda di Legnano; l’interesse è stato manifestato da quattro realtà industriali di carattere internazionale. Il tribunale di Milano ha poi fissato per il 23 ottobre 2013 la data entro la quale si sarebbe dovuto prendere una decisione sulla delicata vicenda;
tale decisione viene superata dalla nomina da parte del Ministero dello sviluppo economico di un amministratore straordinario, il dottor Andrea Lolli nel mese di ottobre 2013. Nelle prossime due settimane, si evince dalla stampa, sentito il parere del Ministero dello sviluppo economico ed il Ministero dell’economia e delle finanze ed ottenute le finanze necessarie, il commissario straordinario potrebbe decidere di traghettare l’azienda fino all’estate del 2014 e prevedere un nuovo bando internazionale questa volta non destinato all’affitto, ma all’acquisto della Franco Tosi Meccanica Spa;
il continuo procrastinare di una scelta definitiva da quasi due anni per la storica azienda di Legnano potrebbe risultare catastrofico dato che i livelli produttivi ed occupazionali dell’azienda sono ridotti al minimo storico con un fatturato ormai inferiore ai 70 milioni di euro e con circa 400 dipendenti, di cui gran parte in cassa integrazione guadagni straordinaria;
il know-how tecnologico e produttivo rappresentato da giovani menti potrebbe definitivamente essere disperso, e difficilmente poi recuperato, con l’esodo di ingegneri e tecnici di produzione dall’azienda stessa;
il valore e la stima del marchio Franco Tosi Meccanica nei confronti di clienti di spicco internazionale potrebbe perdere sensibilmente di valore di mese in mese;
gli interessi di creditori privati ed istituzionali – Equitalia Spa sembra sia esposta per oltre 40 milioni di euro, mentre il totale dei debiti dell’azienda sembra raggiungere cifre ben più importanti – potrebbero essere ulteriormente lesi nei prossimi mesi;
potrebbe nel tempo venire a meno l’interesse di possibili acquirenti che già hanno manifestato le loro intenzioni attraverso le procedure previste dal tribunale di Milano per l’affitto ed il successivo acquisto dell’azienda stessa –:
quali ulteriori iniziative i Ministri interpellati, per quanto di competenza, intendano intraprendere al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e di quelli produttivi della società Franco Tosi Meccanica Spa ed entro quale data tali iniziative verranno intraprese.
Cimbro (primo firmatario), Cassano, Chaouki, Arlotti, D’Ottavio, Gianni Farina, Bersani, Villecco Calipari, Monaco, Manfredi, Marchi, De Micheli, Gribaudo, Zoggia, Causin, Oliaro, Amendola, Pollastrini, Carlo Galli, De Maria, Carnevali, Bosco, Galperti, Bolognesi, Genovese, Peluffo, Giorgio Piccolo, Scanu, Porta, Realacci, Lacquaniti, Fava, Marcon, Airaudo, Ferrari, Quartapelle Procopio, Giacomelli, Daniele Farina, Moretti, Giampaolo Galli
Interpellanza presentata il 6 novembre 2013
La risposta del sottosegretario per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti
(Seduta del 21 novembre 2013)
Signor Presidente, la situazione della Franco Tosi meccanica Spa è all’attenzione del Ministero da diverso tempo: ne abbiamo seguito la situazione di crisi e abbiamo anche sollecitato, a suo tempo, iniziative che consentissero, appunto, di sbloccarla.
In data 18 giugno 2013 è stato depositato, infine, ricorso per il fallimento della società in oggetto. Il tribunale di Milano ha convocato per il 17 luglio il Ministero dello sviluppo economico per l’udienza per la dichiarazione d’insolvenza; poi, l’udienza è stata spostata al 24 luglio. Taglio un pochino su questa ricostruzione che, comunque, gli interpellanti potranno trovare depositata.
In data 25 luglio 2013 – come già ricordava l’onorevole Cimbro –, il tribunale di Milano ha dichiarato lo stato d’insolvenza della società Franco Tosi meccanica, nominando giudice delegato il dottor Filippo d’Aquino e commissario giudiziale l’avvocato Gian Paolo Barazzoni. Il 13 settembre, a seguito di richiesta di proroga, è pervenuta al Ministero la relazione del commissario giudiziale, che è stata, poi, integrata ulteriormente in seguito a rilevanti eventi verificatisi nel frattempo. In effetti – come ricordava l’interpellante –, sono pervenute nelle more le offerte per l’affitto dell’azienda da parte dei soggetti che avevano manifestato interesse; le stesse offerte sono state successivamente «omogeneizzate» in data 23 settembre in modo da poterle comparare.
Secondo il termine imposto dall’articolo 29 del decreto legislativo n.?270 del 1999 (cioè dieci giorni), il Ministero dello sviluppo economico ha depositato in data 23 settembre il proprio parere sulla relazione predisposta dall’avvocato Barazzoni.
Il 28 settembre, il tribunale ha disposto l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria. Qui si è determinata una novità importante, come ricordava l’interpellante, in quanto il tribunale rilevava i presupposti per il riequilibrio dell’azienda, pur in pendenza dell’esito della procedura di affitto avviata.
Il Ministro dello sviluppo economico ha nominato, in data 16 ottobre, il dottor Andrea Lolli quale commissario straordinario della procedura Franco Tosi Meccanica. Come sappiamo, a termini di legge, il commissario è chiamato a depositare, entro sessanta giorni dalla data di apertura della procedura di amministrazione straordinaria, un programma che preveda uno dei due indirizzi alternativi previsti dalla normativa, ossia o la cessione o la sua ristrutturazione.
Risulta al Ministero che il commissario, dopo aver incontrato il commissario giudiziale e il giudice delegato, ha incontrato le organizzazioni sindacali, al fine di aggiornarle sullo stato evolutivo della procedura.
Dopo aver analizzato il percorso delineato dal bando, finalizzato all’affitto dell’azienda, il commissario straordinario ha incontrato tutti coloro che hanno manifestato interesse in detta procedura. Parallelamente, il dottor Lolli si è attivato per richiedere la concessione della garanzia del Tesoro ed ha affidato incarico per stimare il valore dell’azienda.
È stato, inoltre, dato incarico di individuare e predisporre le attività necessarie alla messa in sicurezza degli immobili e degli impianti, per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Il Commissario sta predisponendo un programma di cessione del complesso aziendale, in contatto con il Ministero, avuto, in particolare, riguardo alle iniziative da assumere anche in via di urgenza, ove indispensabili.
Da questo punto di vista le ultime notizie citate dall’onorevole Cimbro, sono oggetto in questo momento di verifica, potrebbero rientrare appunto nelle iniziative da assumere in via d’urgenza, dove però l’obiettivo comunque rimane quello del programma di cessione del complesso aziendale. Infine, per quanto riguarda l’occupazione, è stata richiesta la CIGS, in data 25 luglio, per la totalità dei dipendenti. Attualmente i dipendenti in cassa integrazione oscillano tra 240 e 250 unità.
È impegno del Governo garantire la cassa integrazione ai dipendenti della Franco Tosi, quindi mettere in sicurezza i lavoratori, e contemporaneamente, procedere con il commissario alle verifiche necessarie per accelerare al massimo le operazioni di cessione dell’azienda.
La discussione in Aula