È stata approvata in prima lettura alla Camera dei Deputati la proposta di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari per diventare veterinario, farmacista, psicologo e odontoiatra: per essere abilitati ad esercitare queste professioni non servirà più l’esame di Stato ma sarà sufficiente integrare il percorso accademico con un tirocinio pratico-valutativo.

La legge inoltre riconosce valore abilitante alle lauree professionalizzanti tecniche per l’esercizio delle professioni di geometra, agrotecnico, perito agrario e perito industriale. Si tratta della prima riforma coerente con quelle semplificazioni richieste dalla Commissione Europea per poter ricevere le risorse del Recovery Fund. È il naturale proseguimento di quel percorso già avviato con la laurea abilitante in medicina, provvedimento che si era reso necessario durante i primi mesi dell’emergenza e che, visti i risultati, era doveroso estendere anche ad altre professioni. La Legge permette inoltre ad altri ordini professionali di rendere abilitanti le lauree in un secondo momento su propria decisione.

È un provvedimento che gli studenti aspettavano da molto tempo, che rende meno complesso il passaggio dall’università al mondo del lavoro e che è in piena sintonia con gli investimenti nella formazione e nell’occupazione giovanile che occupano un posto primario all’interno del Pnrr. L’auspicio ora è una calendarizzazione rapida al Senato per rendere effettiva una delle riforme attese da tempo