“L’Italia può vantare di essere tra i Paesi dell’Unione Europea con la migliore aspettativa di vita, un dato che deve però fare i conti con le condizioni di comorbilità e di non autosufficienza degli ultimi anni di vecchiaia. Questo trend richiede un grande sostegno pubblico e cospicui finanziamenti. Un provvedimento per il quale ci siamo battuti da subito e con forza”, afferma l’onorevole Elena Carnevali, Capogruppo PD Commissione Affari Sociali della Camera.
Prosegue: “Oggi, la firma del decreto da parte del ministro Orlando, segna un’evidente e significativa inversione di rotta. Le risorse del Fondo destinato al Piano Nazionale per la non autosufficienza per il triennio 2022-2024 corrispondono a: 822 milioni di euro per il 2022; 865,3 milioni di euro per il 2023; 913,6 milioni di euro per il 2024. Il riparto assicura a Regione Lombardia oltre 414 milioni di euro nel triennio 2022-2024”.
“Le risorse destinate a sostenere gli interventi rivolti ai singoli e alla famiglia sono pianificate attraverso la valutazione multidisciplinare del bisogno e la progettazione personalizzata, sia per le persone con disabilità, tra cui coloro con disabilità grave e gravissima (per una quota compresa tra un minimo del 40% ed un massimo del 60% con una soglia di accesso ISEE che non può essere inferiore a 50 mila euro ed è accresciuta a 65 mila di euro in caso di minorenni), sia per i progetti di vita indipendente e per le assunzioni del personale con professionalità sociali finalizzate all’implementazione dei PUA (Punti Unici di Accesso)”, spiega Carnevali.
“La Regione Lombardia, per gli interventi dedicati direttamente alle persone non autosufficienti secondo le modalità previste, potrà contare su: circa 125,5 milioni di euro per il 2022; 127,5 milioni di euro per il 2023; e 135,3 milioni di euro per il 2024. Un decisivo cambio di passo rispetto al triennio precedente su cui Regione Lombardia poteva contare annualmente su poco più di 90 milioni”.
E aggiunge: “A questi fondi si uniscono quelli dedicati al sostegno della vita indipendente, che prevedono uno stanziamento nazionale di 14,6 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2022-2024. Di queste risorse, alla nostra regione Lombardia spettano circa 2,5 milioni di euro all’anno per il triennio, nonché i fondi per il personale PUA che per la Lombardia ammontano nel triennio a poco più di 19 milioni di euro”.
“Importanti anche le risorse destinate agli ambiti territoriali per il potenziamento del personale, che – anche grazie agli interventi in questa legislatura – dovrà possedere le competenze essenziali a garantire la qualità nella presa in carico della persona e della famiglia. Un impegno sul rafforzamento del personale atteso da tempo, che assicura l’operatività dei Punti unici di accesso anche nelle Case di comunità”, commenta l’onorevole.
Conclude poi: “Una delle tante gravi conseguenze della fine repentina della legislatura è stata l’interruzione nell’approvazione della legge delega dedicata alla non autosufficienza, un milestone del PNRR, al quale non possiamo assolutamente derogare. Questa rimane, dunque, tra i primi provvedimenti urgenti da adottare. Il nostro augurio è che la furia distruttiva che ha portato alla caduta del governo non porti a ricominciare daccapo il lavoro condiviso tra più ministeri, parti sociali e realtà sociali”.