Si è tenuto oggi nella sede della Corte d’Appello di Brescia l’incontro promosso dall’Associazione Nazionale Magistrati alla presenza del Presidente della Giunta Sezionale dell’ANM di Brescia Matteo Grimaldi e del Presidente della Corte d’Appello di Brescia Claudio Castelli.
L’occasione di invito a tutti i parlamentari del distretto di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona è stata quella di presentare l’analisi comparata degli organici dei nostri uffici inviata al Ministero e al Consiglio superiore della magistratura per una proposta mirata riguardante la distribuzione delle 600 unità dell’organico di magistratura previste nella Legge di bilancio.
Da questo studio emerge che il tribunale di Bergamo si colloca al 102° posto su 140 nel rapporto tra magistrati giudicanti e procedimenti iscritti, con 415 procedimenti di primo grado per giudice, al 124° posto nel rapporto tra magistrati inquirenti e procure procedimenti iscritti e conta 1 giudice ogni 20.465 cittadini nel rapporto tra magistrati giudicanti e bacino di utenza (dati 2016). Dati ancora più drammatici emergono dal rapporto tra numero di abitanti ed i procedimenti sopravvenuti, un rapporto che indica il “tasso di litigiosità” e di denuncia di reati.
Per questo servono criteri più adeguati per poter ripartire ed incrementare l’organico della magistratura, oltre alla carenza non colmata degli amministrativi, elemento necessario per rendere efficiente il sistema giudiziario. Non dobbiamo dimenticare che ai tribunali distrettuali sono state aggiunte – a risorse invariate – le competenze che riguardavano immigrazione e protezione internazionale, prevenzione patrimoniale e personale e le competenze relative a grandi imprese o a gruppi di imprese di grandi dimensioni. Inoltre, va sottolineato anche come sia necessario un rinnovamento del computo delle piante organiche, che sia in grado di aggiornarsi per restare al passo dell’evoluzione e del cambiamento delle tipologie di criminalità.
Un grido di dolore è arrivato dalla rappresentanza del tribunale di sorveglianza oramai ridotti al lumicino per i numeri del personale e anche per il sovraffollamento degli istituti penitenziari. L’altro grido di dolore è arrivato dal procuratore dei minorenni, dove a carico di ogni magistrato ci sono 180000 fascicoli. Permettetemi di sottolineare questo dato riguardante il tribunale dei minori, vista l’importanza del ruolo di questa struttura a cui è legata la vita di tanti ragazzi e ragazze, spesso in condizioni vulnerabili, a cui si dovrebbe garantire il massimo supporto. Inoltre, il Presidente del Tribunale di Bergamo, Cesare de Sapia, ha ricordato che – nonostante l’accorpamento – ci sono attualmente 7 i giudici vacanti.
Infine, io e l’On. Alfredo Bazoli ci siamo fatti interpreti come unica rappresentanza politica presente della richiesta da parte dell’Associazione Nazionale Magistrati perché vengano tenuti in considerazione altri indicatori da loro suggeriti, che non si basino esclusivamente sulle pendenze, per garantire una distribuzione degli organici più congrua e aderente all’effettivo carico di lavoro.